A sostentarti con il sudore della fronte ti condannò il buon Dio, perchè peccasti di presunzione.
Venne poi chi si sostituì a quell'uomo, che il peccato originale porta in grembo e, senza scrupoli e morale, ma soprattutto senza punizione, pensò che forse non è tanto indegno profittare di questo tuo sudore, per rintemprarsi senza alcun impegno.
Ti offrì le briciole in cambio del sudore ed é avallato da chi da tempo dice che questa vita non é question terrena, ma un'altra vita ripaga il tuo sudore, le pene sopportate e il tuo dolore.
Che cosa hai fatto tu per meritare tanta ingiustizia e ipocrisia, senza peraltro potere contrastare quel festino brado di tante iene, che squartano il tuo cuore. Lo fanno a pezzi, dividono il bottino senza rimorsi, neanche quelli di un bambino.
Spiega le ali, cerca di volare, su alto in cielo in cerca dell'amore. Di quello vero! Che libera il tuo cuore. Le ali consunte ora puoi pregare, perché sei alto, lontan da questa terra che tanti morti ha consacrato invano in nome di una fede, di un piacere insano, di mantenere il gusto del potere.
Cerca nell'aria libera e leggera di quello smog che il ruolo del potere ha regalato a tutto il mondo intero, al fin di perpetuare quella pazzia che definiamo avere.
Resta sospeso, cerca di volare, in quello spazio che non ha più frontiere. Non sei più l'uccellino indegno che del peccato originale porta il segno. Sei diventato un'aquila reale, con gli occhi umidi di tutto quell'amore che di speranza satura il tuo cuore.
